Elettrotecnica,  Ingegneria

Da Ferraris a Giorgi: la scuola italiana di Elettrotecnica

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Implicita nella Dynamical Philosophy e nella espansione di una rivoluzione industriale in atto, la nascita dell’ingegneria elettrica scientifica si articolò, postmaxwellianamente, nella progressiva transizione dalla figura del- lo scienziato (Maxwell), a quella dello scienziato-inventore (Ferraris), a quel la, infine, del fisico matematico che di- venta ingegnere (Steinmetz).

Sottolineato lo stretto legame che, sul piano metodologico e fondazionale, correlò la Dynamical Theory maxwelliana ai contributi recati da Galileo Ferraris alla teoria scientifica del trasformatore e all’invenzione del campo rotante, si colloca, nel quadro della cultura e della società del tempo, la figura dello scienziato italiano. Ne emerge, tramite il suo maestro Giovanni Codazza, il ruolo decisivo che sulla sua formazione ebbero oltre a Maxwell, Tait, von Helmholtz ed Heaviside il maestro di questi: Fabrizio Ottaviano Mossotti.

Delineata sommariamente, all’indomani della prematura scomparsa di Ferraris, la scuola di Torino, si evidenzia, accanto al contributo recato a Milano da Riccardo Arnò, il ruolo formativo svolto, in senso postferrarisiano, dall’insegnamento di un suo allievo di particolare valore: Moisè Ascoli.

Allievo di Ascoli, insieme a Ferdinando Lori, fu Giovanni Giorgi. A lui si debbono due contributi cruciali che lo collocano in modo preciso, facendone il continuatore, nel solco dell’opera ferrarisiana. Il primo, The foundations of Electrical Science, del 1894, riporta a quell’approccio operativo di Bridgman che avrebbe in seguito influenzato la lettura di Ercole Bottani. Il secondo, del 1905, è legato alla Teoria della dinamo ricorsiva, con la quale egli, sulla scia di alcuni contributi ferrarisiani ed anticipando la trasformata di Park, propose un primo approccio elettrodinamico alla teoria unificata delle macchine elettriche.

Prendendo le mosse da questi elementi, verranno ravvisati, lungo il percorso Mossotti, Codazza, Ferraris, Ascoli Arnò e Giorgi Lori, gli elementi portanti della scuola italiana di elettrotecnica.

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